Alla scoperta dell’isola di Sant’Erasmo, l’Orto di Venezia
Avete mai sentito parlare di Sant’Erasmo? Collocata nella parte più settentrionale della laguna, si tratta di una delle sue isole più grandi ma meno conosciute.
L’isola è lunga circa 4 km, mentre la larghezza va dai 500 a 900 metri. È completamente pianeggiante ed ideale da esplorare a piedi o, ancora meglio, in bicicletta.
L’Orto di Venezia
L’isola di Sant’Erasmo vanta la denominazione di “orto di Venezia” grazie al suo particolare terreno, che conferisce a frutta e verdura un sapore unico. La vocazione dell’isola è infatti tradizionalmente agricola e le prime testimonianze risalgono addirittura al Medioevo.
Sant’Erasmo è famosa per la coltivazione del carciofo violetto, delle castraure (i germogli più teneri e giovani del carciofo), e dell’uva bianca, da cui si ricava un buon prosecco locale. Al carciofo violetto, presidio Slow Food, è anche dedicata una festa all’inizio di maggio, mentre ad ottobre si celebra la Festa del Mosto.
Negli ultimi anni un gruppo di ristoratori ha intrapreso un progetto per rilanciare l’attività agricola nell’isola in maniera sostenibile. Attualmente si coltivano tre ettari e mezzo di terreno, valorizzando i prodotti e i sapori “di una volta”.
Cosa vedere a Sant’Erasmo
Quella a Sant’Erasmo è senza dubbio una visita dedicata alla natura ed alla tradizione, ne apprezzerete l’atmosfera rilassata e tutt’altro che frenetica. Ci sono tuttavia alcune tappe di interesse storico che vi suggeriamo di non perdere. Una di queste è la Chiesa consacrata a Cristo Re il 27 ottobre 1929 dal Patriarca La Fontaine. In stile romanico-bizantino, la chiesa conserva all’interno una tela della scuola del Tintoretto, “Il Martirio di Sant’Erasmo”.
Non perdete poi la Torre Massimiliana, una struttura a pianta circolare che risale al 1844, forte di guerra a difesa della bocca di porto del Lido. Qui vengono spesso organizzati eventi culturali, mostre d’arte e di fotografia.
Dalla fermata del vaporetto Sant’Erasmo Chiesa è inoltre visibile l’isola di Lazzaretto Nuovo. L’isola, dal 1468, fu luogo di isolamento preventivo per le navi in arrivo nella Serenissima sospette di essere portatrici del morbo della peste. Si chiama “nuovo” semplicemente per distinguerlo dal quello “vecchio” nei pressi del Lido.
Come arrivare a Sant’Erasmo
Per visitare Sant’Erasmo partendo dal nostro hotel vi suggeriamo di pianificare una giornata interamente dedicata alle due ruote, approfittando del servizio di noleggio che offriamo ai nostri ospiti.
Potrete raggiungere la fermata di Treporti in circa un’ora e, da qui, prendere il vaporetto numero 13 che vi porterà a Sant’Erasmo in appena 20 minuti di navigazione. Le biciclette potranno venire con voi e vi permetteranno di esplorare l’isola nel migliore dei modi, in completa libertà.